lunedì 18 marzo 2013

Api, corsi e ricorsi


http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/a8/Bees_Collecting_Pollen_2004-08-14.jpgIn questo post vi parlavo del mio desiderio di frequentare un corso di apicoltura: bene, ora che una parte di esso è terminata, è giunto il momento di aggiornarvi! Il corso che ho seguito è stato organizzato da Aspromiele a Novi Ligure (AL) e, devo dire, mi ha ampiamente soddisfatto. Ben organizzato dall'Associazione e "condotto" da Andrea Raffinetti, è andato via liscio come l'olio: ho confermato l'interesse verso all'apicoltura e penso che, quando avrò deciso dove vivere la mia vita, mi organizzerò per acquisire anche solo una cassa (anche se dicono che il numero ideale è tre) ed iniziare a dedicarmi alle api.

La partecipazione al corso è stata ampia: alla prima lezione il numero di persone era fin esagerato (più di cento?) mentre in seguito il numero si è assestato vicino a settanta. Numero che, a detta degli organizzatori, è stato sensibilmente maggiore degli anni scorsi. Fatto sicuramente positivo perchè dimostra il desiderio di molti al "ritorno alla terra", ma che porta, certamente, sfide ancor più impegnative a tutto il comparto apistico.

In aula erano rappresentati tutte le fascie d'età e di sessi, con una maggioranza di neofiti; presenti anche un nutrito numero di hobbisti, alla ricerca di quella "teoria" che non hanno mai potuto (o voluto) approfondire o, semplicemente, di un aggiornamento. Ora che si sono concluse le quattro lezioni teoriche, si passa all'azione: sono previste, nelle prossime due settimane, le uscite in apiario. Grandissima occassione per coloro che, come me, non vi hanno mai messo piede!!

Nel corso delle lezioni abbiamo affrontato il problema della moria delle api, giunto al suo apice nel 2007: da quando in Italia il ministero della Salute ha sospeso l’uso dei neonicotinoidi (insetticida utilizzato sulle colture di cotone, girasole, mais e colza, in forma granulare e spray), la moria è considerevolmente diminuita. Tra l'altro proprio in questi giorni in UE si sta decidendo in merito al bando all'uso di nenocortinoidi, ma putroppo nessun provvedimento a favore del divieto è stato preso. Ma al di là dei nenocortinoidi, la battaglia quotidiana che giocano gli apicoltori è quella contro la varroa, l'acaro che indebolisce le api fino a farle ammalare.

Non dimentichiamo che le api e gli altri insetti impollinatori sono fondamentali per l’esistenza dell’84% delle principali colture europee (dati UNEP - Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, Fonte: Greenpeace), per cui risulta di vitale importanza tutelare le api in Natura. Per questo motivo vi consiglio, davvero, di frequentarne un corso di apicoltura: è fondamentale capire che si tratta di un'attività complessa, che richiede esperienza e sensibilità verso il territorio (inclusi i "colleghi" apicoltori attorno) oltre che, naturalmente, rispetto verso le stesse api.

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